spaziominimo

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mercoledì 26 ottobre 2016

Presenze Inquiete

Ci sono opere che creano particolare inquietudine sia in chi le realizza che in chi le osserva. Ne abbiamo trovato alcune e le abbiamo volute esporre in una mostra collettiva, nel periodo di Halloween.

Una collettiva da paura, alla quale hanno partecipato Lilia Viriglio, Laura Macchia, Annamaria Galleano, Mariella Relini, Vittorio Patrone e Marcella Siri avvicinando le loro opere, più o meno inquietanti, ad altre di PierAntonio Mach, GianPiero Pollero, Gaston Orellana e Ansgar Elde.   


 
 Dipinti ed incisioni, ceramica e poesia...  

Guardando le opere e leggendo i testi di accompagnamento, qualche brivido magari si prova, tanti commenti e "pettegolezzi" mescolati ai ricordi di vecchie conoscenze... 

All'inaugurazione poco nero, un po' di arancio e la torta di zucca con lo Zibibbo di Sicilia... 




Come spesso accade in Spaziominimo, c'è un numero ricorrente e sono 17 le opere esposte, accompagnate da una serie di testi poetici per raccontare storie e descrivere momenti:

"Questo mi fai pensare"


Interpretando l'immagine complessa,
non posso che pensare alla magia
di una piccola maga adolescente
che giocando non racconta una bugia





Complice il gatto nero che la osserva,
come una strega adulta si comporta,
per scoprir che non ha una malattia,
se creando brina e nebbia si conforta.
Il gatto mette impegno ed intenzione,
nel gioco della strega è l’assistente,
conscio del pelo nero si comporta
e questo ruolo suo glielo consente






Mentre la nebbia invade l’alberello
per riuscire a crear la fioritura
la strega prova ancora un gioco bello
sostituirsi alla stagione e alla natura,
Non capisce però che la magia
che il gatto vorrebbe evidenziare,
è stato di piantare solo un seme;
questa sola realtà, non può negare."




... e così si susseguono i testi poetici, creando un percorso colorato, fra tele a soggetto talvolta oscuro. 


 



- Nell'angolo, favorito dall'incrocio delle luci, si evidenzia l'opera in ceramica di Laura Macchia, insolitamente oscura anche nel colore.

- Casualmente irregolare "il groviglio" di filo arrugginito che si completa con una elegia.

- compostamente inquietante l'acquarello di Pierantonio Mach in tonalità azzurre, che rappresenta immagini sovrapposte, riassumendo molteplici forme.  

- Inquietano, non poco, le presenze che affiorano dalle opere giovanili di Marcella Siri, in particolare se accostate ai testi poetici che le completano e che, in qualche modo, ne svelano il significato... 


 
"Monna Lisa imperscrutabile"  (Tempera su tela)


Le storie della mente ci sono tutte,
con i luoghi comuni vedo la storia mia, le tradizioni.
Ci sono sogni brutti, ci sono sogni buoni.
Ma quanta confusione fanno gli eventi miei,
buttati alla rinfusa…
Mi casca addosso il mondo, manca la leggerezza. 
Monna Lisa imperscrutabile, piena di sufficienza.
Forse troppo discreta, forse superba davvero,
di certo inzuppata di pesanti principi,
di formule salvifiche, di consuetudini non scelte…
Io mi dibattevo allora nella fumosa nebbia,
cercando il futuro, che mancava ancora.




"E poi mi riconosco" (Tempera su tela)

Creatura obsoleta con abiti cuciti su misura,
sei povera comunque, sei tristemente sola,
nonostante la cura di chi ti subissa, di ciò che ha avuto, con te deve supplire alle sue troppe mancanze…
Volevi solo affetto, avrai soltanto cose, per poterti circuire, per offuscarti la mente, per poterti legare di più.
Poi, confusa, non saprai che fare! 
Io fuori luogo ovunque, io che cerco la realtà,
quella che credo mi appartenga;
io con tutte le mie mancanze, io con tanto e senza niente.
Io senza amore, io nella corruzione, io e mia nonna.
Io che non scelgo la gonna… io ribelle sconsolata.
Io senza femminilità: annientata.



Cosmica inquietudine (olio su tela di Vittorio Patrone)


Quanto non mi conosci? Non lo puoi certo sapere!
Quando mi mostro agli altri mi lascio benvolere, composto e mascherato di azzurro.
Le forme della mente giocano nella notte, 
nella solitudine  fatta di luci terse ed ombre leggere. Linee passanti, delicati dubbi,
arrivano nel sogno sinuosi e saettanti,
si colorano forti nella luce rossa…
Luce marziana e sconosciuta a tanti;
fermi nella memoria restano i sogni,
pronti alla luce, ti accolgono al mattino,
senza lasciarti tregua nel solito destino,
conosciuto e diretto e pur senza volere
ti lascia andare e scandisce il giorno.
Sì mamma torno, non rimanere inquieta.

Fra le mura di casa la pace torna e dormi.
Torna a dormire ancora, lei non lo può sapere: sei su un altro pianeta, Nessuno può vedere! 




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